venerdì 13 giugno 2014

L'universo delle informazioni

Benvenuti nella  terza rivoluzione industriale.

Internet ha cambiato la nostra concezione di vedere le cose, è un universo parallelo, forse ancora più ricco e numeroso di quanto è composto il nostro ed è in continua espansione ed evoluzione.


Consigli per ottimizzare la connessione internet


Il mondo di internet è fatto di informazioni, vive di esse e ne genera ogni giorno, ogni ora, ogni secondo di nuove. Se siete curiosi di sapere quanti nuovi post, tweet e blog post vengono caricati in rete: http://pennystocks.la/internet-in-real-time/

Veniamo da secoli in cui l'informazione in tutte le sue forme era un bene scarso, costoso e di difficile distribuzione. Ma nel giro di pochi anni tutto ciò è cambiato. E' cambiato il nostro modo di informarci e di leggere, guardando video su youtube, leggendo articoli su blog ecc.

L'avvento di internet ci ha dato la possibilità di essere noi stessi fautori delle informazioni, fare video, scrivere articoli, libri, pubblicarli mettendoli così in rete. La Stampa

Ricapitolando siamo passati dalle poche informazioni disponibili, a decine di miliardi. Da ciò nascono due inevitabili problemi: la qualità delle informazioni che ci circondano e il sovraccarico informativo.

Internet dunque permette a chiunque di scrivere, il che vuol dire che non sono più i professionisti a scrivere articoli, a creare video, a condividere le informazioni al mondo. Questo potrebbe comportare proprio un abbassamento della qualità delle informazioni. Fortunatamente però, la rete ci da anche la possibilità di migliorare noi stessi. Nessuno nasce con la capacità di saper fare qualcosa, internet ci da la possibilità di agire e se sbagliamo di correggerci, mostrandoci bellissimi articoli, capolavori letterari, facendoci conoscere storie di successi. Questo problema quindi non è insormontabile, ma può essere superato grazie alla cultura che la rete stessa ci da.

Il sovraccarico informativo è dato dai miliardi di dati che vengono scritti e pubblicati sulla rete. Travolti da questa valanga di informazioni, passiamo le giornate tra una finestra e un altra di post da leggere. Posti di fronte a questa situazione, in molti reagisco cercando di stare dietro a tutto ( facebook, twitter, blog, mail, ecc), altri invece preferiscono chiudere tutto, abbandonando le proprie ricerche.

Alessandra Farabegoli si è personalmente interessata a questo problema dando una sua "soluzione" che in realtà sono un manuale di consigli raccolti nel suo libro "sopravvivere all'informazione in rete".
Alessandra Farabegoli, Apogeo:


Nonostante ciò la rete sembra essere il futuro. Dobbiamo iniziare ad istruirci per poter far parte di questo meraviglioso e potentissimo mondo, dove si può trovare qualsiasi cosa si cerca, basta solamente saper cercare.

Salvatore Cannone.

mercoledì 21 maggio 2014

La televisione: utile o ingannevole?

"Nulla potrebbe essere più irragionevole che dare potere al popolo, privandolo tuttavia dell'informazione senza la quale si commettono gli abusi di potere. Un popolo che vuole governarsi da sé deve armarsi del potere che procura l'informazione." James Madison .
Al giorno d'oggi l'informazione viene trasmessa attraverso i canali di comunicazione di massa o i "mass media": tra questi, la televisone è lo strumento d'informazione più accessibile e facilmente comprensibile.

A partire dagli anni cinquanta la tv inizia a diffondersi rapidamente nelle case degli  italiani: dapprima sono in pochi a poterla acquistare, cosicché  bar e salotti dei vicini più fortunati diventano veri e propri luoghi di ritrovo, dove si fruisce del servizio televisivo in gruppi di più famiglie. Sul finire del decennio nasce il primo telegiornale RAI che conquista subito i telespettatori.
Uno dei primi televisori venduti in italia: museo scienza

Durante il periodo del "Boom" gli schermi televisivi diventano un bene di consumo anche per le classi sociali meno agiate, dove l'elevato analfabetismo suggerisce la messa in onda di un programma di insegnamento elementare che porta quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare: il programma titola "Non è mai troppo tardi".Nella sua fase iniziale quindi, la televisione in italia viene utilizzata come strumento educativo e contribuisce ad unire il paese ancora frammentato in diversi costumi, tradizioni e dialetti.
 fonte:Storia della televisione

"L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta Mike Bongiorno."
Il successo del giornalismo televisivo sta nella spettacolarizzazione dell'informazione, nella tempestività delle notizie e nel modo rassicurante in cui esse vengono fornite in modo ufficiale e mai noioso.Essa offre immagini reali più chiare ed incisive di qualsiasi articolo di stampa.

Nei telegiornali la reazione degli spettatori precede la chiara presa di coscienza:  non c’è tempo per l’interpretazione di ciò che viene esposto. Ciò avviene in molti servizi, in cui l’oggetto di valore proposto ai telespettatori è duplice e simultaneo: mentre si segue l'esposizione del giornalista si decifrare le immagini. Lo spettatore si lascia  trasportare dal racconto senza esaminare criticamente il suo contenuto.
fonte : l'informazione in televisione
Televisione analogica: Il resto del Carlino

La televisione è il principale strumento di informazione per i cittadini, guardata ogni giorno da milioni di persone, il chè  non  ne garantisce l'attendibilità delle informazioni, come dimostrano alcuni dati che potete trovare qui.

La questione dunque resta sempre la stessa: ci si può realmente fidare dell'informazione che proviene dalla televione?O sarebbe più lecito credere che  spesso l'informazione venga filtrata e manipolata in base ad interessi politici ed economici?

Ciò che possiamo fare è abituarci a sviluppare un pensiero critico, così da distinguere la realtà dalla finzione,evitando il giornalismo sensazionalistico, in grado di enfatizzare le paure dei telespettatori, e ricercando la pura e corretta diffusione delle notizie.

Salvatore Cannone

mercoledì 30 aprile 2014

Informazione e Giornale: tra nascita e menzogne

In una società sempre più satura di messaggi, parole, immagini, slogan e idee, che ruolo ha l’informazione? L’informazione ( dal sostantivo latino informatio(-nis) (dal verbo informare, nel significato di "dare forma alla mente", "disciplinare", "istruire", "insegnare")nasce probabilmente con l’uomo stesso. 
Prima trasmessa esclusivamente attraverso la parola orale, poi anche in forma scritta, arriva ad essere fondamentale per l’individuo stesso, sino a diventare persino indispensabile. 

Non a caso sembriamo crescere in una società  in cui il lavoro manuale sembra essere stato in parte sostituito da quello della mente, capace di cose prima inimmaginabili.
Ma se è vero che l’informazione viene considerata persino indispensabile, non lo diventa altrettanto capire come questa si sia diffusa a macchia d’olio, e condizioni così profondamente oggi le menti degli individui?
La più grande diffusione di informazioni sembra nascere in parallelo a quella della nascita del giornale, primo strumento, appunto, di informazione di massa.

Il giornale è una pubblicazione periodica, in forma cartacea. Il termine deriva appunto da “giorno”, che indica la frequenza di pubblicazione.
In Europa il primo giornale apparve all'inizio del XVII secolo. Intitolato “Relation aller Fürnemmen und gedenckwürdigen Historien” ("Resoconto di tutte le notizie importanti e memorabili"), uscì a Strasburgo (all'epoca città di lingua tedesca) nel 1609 per opera dell'alsaziano Johann Carolus. 
Il formato era piccolo, le pagine da 4 a 8, veniva stampato su una sola facciata, divisa al massimo in due colonne ed era assente di titolazione. 
Le notizie riguardavano sovrani (o comunque nobili), apparivano in ordine cronologico ed erano ordinate in base al paese d'origine. Vi erano anche illustrazioni di battaglie.
Il primo quotidiano fu la “Einkommende Zeitungen”, che aveva come sottotitolo:  Resoconto degli affari di guerra e del mondo. Fondata nel 1650 a Lipsia dal libraio Timothäus Ritzsch come settimanale, passò alle uscite quotidiane nel 1660.
Il giornale più antico tuttora esistente è la “Gazzetta di Mantova”, fondata nel 1664.
I quotidiani trovano maggiore sviluppo nel corso del Settecento, in corrispondenza della Rivoluzione Industriale e di quella francese.
La nazione che vede la loro maggiore diffusione e crescita di importanza è l'Inghilterra, dove la quotidianità delle pubblicazioni si riflette anche nei titoli delle riviste nate in quegli anni, come il “Daily Couran”t del 1702, il “Daily Postdel 1719 e il “Daily Journal” del 1720.
Sempre in Inghilterra nascono i primi giornali della sera, pubblicazioni trisettimanali dedicate alle zone lontane dalla capitale londinese, e le prime forme di giornalismo leggero, con il periodico “The Tatler e lo “Spectator diretto da Joseph Addison. clicca qui.


Ma quanto, in una società in cui le immagini sembrano prevalere sulle parole, e il digitale sulla carta, è importante la presenza dei giornali nei nostri giorni? In realtà ancora moltissimo. Sembra infatti che ci siano ancora un numero non indifferente di persone che preferiscono tutt’oggi l’informazione di un quotidiano piuttosto che quella di una telegiornale, in quanto l’informazione sembra rimanere più impressa nella mente, probabilmente perché richiedente di un maggior tempo per l’apprendimento.


La domanda però sorge spontanea, quanto in realtà quest’informazione è vera? Quanto non è mediata da manovre politiche ed economiche a noi poco note? La risposta potrebbe addirittura sconcertare se pensiamo che nel 2014 siamo il 49esimo Paese nella classifica della “Libertà di stampa”, dopo Romania, Nigeria, Sud Africa. Quanto, quindi, anche l’informazione cartacea può in realtà essere fittizia e decisamente poco veritiera? Moltissimo. Tocca quindi all’individuo leggere comodamente un quotidiano con un attento occhio critico, senza mai dimenticare che una vera informazione vale probabilmente più di cento false notizie. 

Cannone Salvatore.

mercoledì 16 aprile 2014

Chi sono?

Ciao a tutti ragazzi io sono Salvatore Cannone ho 20 anni e studio ingegneria enrgetica presso il politecnico di torino.

In questo blog mi occuperò dell'informazione, di come essa stia cambiando in questa nuova era.

Per saperne di più vi lascio questo video!


Spero che vi interessi.

Salvatore Cannone